La mobilità sostenibile per la fase 2
In questo difficile periodo, in molti, dalle istituzioni alle aziende, dalle amministrazioni locali ai semplici cittadini, si chiedono se alcune nostre abitudini verranno radicalmente modificate. Diversi giornali e siti web ci hanno mostrato come il lockdown ha avuto effetti benefici portando a un notevole declino dell’inquinamento dell’aria e dell’emissione dei gas serra. Ovviamente questa non può e non deve essere una soluzione auspicabile per la riduzione di CO2 nell’atmosfera.
La questione ambientale al centro del dibattito
Come ben sappiamo la questione ambientale negli ultimi anni è diventata un tema centrale nelle agende di diversi paesi, tanto da portare migliaia di attivisti nelle piazze per i Friday for Future e, dal punto di vista istituzionale, a far varare all’inizio del 2020 dalla Commissione Europea, presieduta da Ursula Von der Leyen, il cosiddetto Green New Deal. Già nel 2019, l’Unione Europea aveva messo in campo un altro strumento per far sviluppare a ogni città delle proprie politiche volte a “migliorare la qualità di vita dei cittadini”, ovvero le linee guida dei PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).
Il programma HandShake
Una delle misure più dibattute in questo periodo per favorire la mobilità urbana post-lockdown è sicuramente la ciclabilità, che ha il doppio effetto di ridurre l’inquinamento e la diffusione del virus. In questa puntata di TRElab parliamo di HandShake, un progetto finanziato dalla Commissione europea in cui sono coinvolte Roma Capitale e Roma Servizi per la Mobilità, che vede un coordinamento a livello europeo con alcune tra le città più innovative nel settore, con il fine di rendere Roma una delle prossime capitali ciclabili.
La grave emergenza che stiamo affrontando ha evidenziato quanto siano importanti le misure riguardanti la logistica urbana, grazie alla quale, ad esempio, è possibile per noi andare al supermercato o effettuare acquisti online, ora che molti negozi al dettaglio sono chiusi.
Francesco Iacorossi, project manager di Roma Servizi per la Mobilità ed uno dei responsabili del progetto, ha avuto modo di analizzare l’impatto che l’adozione di cargo bike per la consegna delle merci sta avendo a Vienna. L’obiettivo è di rendere il trasporto merci della capitale austriaca privo di emissioni CO2 entro il 2030 e, al tempo stesso, utilizzare per questi veicoli esclusivamente energie rinnovabili.
Abbiamo quindi l’opportunità di parlare con Iacorossi di questi argomenti nel podcast di oggi.