Ciclologistica: prospettive presenti e future

La ciclologistica è un servizio che offre l’opportunità di coniugare la mobilità di merci e servizi con un nuovo modo di progettare le nostre città, in cui la protagonista sia la sostenibilità.

Che cos’è la ciclologistica

Gli strumenti della ciclologistica sono le Cargo Bike, o bici da carico: biciclette di misure diverse che possono trasportare merci o persone. Negli anni sono aumentati i modelli disponibili, adattandosi al peso e alla forma delle diverse merci.

Secondo la guida alla ciclologistica del progetto europeo CityChangerCargoBike (CCCB), alcuni modelli possono arrivare a trasportare fino a 350kg. Questo ha permesso una rapida crescita del settore, richiamando gli investimenti di alcuni stakeholders interessati alle potenzialità delle cargo bikes come alternative ai veicoli di consegne tradizionali.

Per incrementare un sistema di logistica sostenibile, come la ciclologistica, è necessaria la definizione di un piano di mobilità urbano in cui questo si possa inserire. Fortunatamente, a livello internazionale l’attenzione si sta volgendo verso schemi integrati di mobilità che includano anche i servizi che ne favoriscono l’uso, come l’installazione di hub per il deposito merci e per la ricarica dei veicoli elettrici.

Le iniziative in giro per l’Europa

Su questo si concentra il progetto europeo USER-CHI. Tra le città partecipanti, Turku (Finlandia) si distingue per aver realizzato un miglioramento delle condizioni ciclistiche e pedonali, aderendo inoltre al progetto CIVITAS ECCENTRIC, che si focalizza sul finanziare la costruzione di spazi pubblici che soddisfino i requisiti necessari per una logistica ad emissioni zero.

Questo indica che, per applicare misure che favoriscano la ciclologistica, è necessario attuare anche interventi infrastrutturali, cui primi obiettivi siano strade sicure e adatte al trasporto di merci su bicicletta, insieme ad hub in cui vengano assicurati i servizi essenziali ai lavoratori della ciclologistica.

Esempio lampante è la città di Murcia: grazie alle infrastrutture costruite per il servizio di bike sharing interamente pubblico offerto dal 2016, ha potuto prevedere nella strategia locale per la mobilità sostenibile nel 2017 un sistema di punti di ricarica per veicoli elettrici e un centro logistico di distribuzione merci che include anche le cargo bikes.

La ciclologistica a Roma

Fino a pochi anni fa, l’approccio del comune di Roma Capitale alla sostenibilità della mobilità urbana si concentrava sul disincentivare l’utilizzo di mezzi non sostenibili, principalmente attraverso la creazione di zone a traffico limitato (ZTL).

Con l’apertura di un dialogo stabile tra Roma Servizi per la Mobilità, società interamente partecipata di Roma Capitale che si occupa della gestione dei servizi di mobilità, e gli stakeholders della logistica, si è passati ad un approccio di promozione e sostegno di soluzioni alternative.

Lo dimostrano, tra i tanti, il progetto HandShake, che ha come obiettivo lo sviluppo della ciclabilità, inclusa quella “cargo”, e il progetto “Mini-hub”, volto a migliorare la distribuzione delle merci in ambito urbano utilizzando come centro di scambio i parcheggi di sosta dei bus turistici.

Lo stesso progetto USER-CHI, di cui Roma è partner, prevede un hub di ricarica per i veicoli elettrici in zona Piazza Navigatori, dedicato alla mobilità sostenibile a 360 gradi e, allo stesso tempo, dotato di spazi rivolti allo smart working, alla cura della persona e al tempo libero.

I prossimi passi

Tanti sono già gli operatori che sono passati a questo genere di delivery e ancora di più coloro che offrono il servizio, come Corro e Corrieri in Bici a Roma e Urbico a Pesaro, evidenziando l’incredibile potenzialità del settore. 

Di come indirizzare e dare forma a questa innovazione si parlerà durante l’incontro di giovedì 8 Aprile tra Roma Servizi per la Mobilità e gli operatori del campo logistica e ciclologistica, promosso da TreLab nell’ambito del Living Lab Logistica di Roma. 

Emma Bellotti

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